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22/08/2022 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA

Industriali LME e Leghe

L’indice LMEX non mette in evidenza alcuna variazione tra luglio ed agosto, eppure molte cose sono accadute in Borsa; il Rame resta l’unico testimone di questi eventi

Acciai e Inossidabili

Un mercato in attesa di novità. La piattaforma MetalWeek ™ si dota di nuovi servizi per il monitoraggio dei prezzi dei coils e degli acciai inossidabili

Preziosi

Le opportunità non mancheranno per Oro, Argento e Platino, massima attenzione per il Palladio

Medicale

Per Cobalto e Molibdeno prove di ripresa dei prezzi dopo mesi piuttosto deludenti, il Nichel continua ad essere un’incognita

Rottami

In Italia il mercato è ancora in pausa, ma nel resto d’Europa i prezzi dei rottami di metalli e acciaio sono in fermento

Cambi

L’azione di sostegno della FED sul Dollaro ha dato benefici effetti sull’inflazione USA, il recente rinforzo del “biglietto verde” sta nuovamente portando l’Euro verso la parità

Indicatori

I valori sono tutti negativi, la mancanza di elementi tali da determinare un cambio di passo dell’economia mondiale pesano sugli indicatori di settore

Industrali LME e Leghe

Il mese di agosto ha sempre avuto la connotazione di spartiacque tra quello accaduto nella prima parte dell’anno e quello che potrà avvenire da settembre a dicembre. L’analisi di questo periodo di vacanza o per meglio dire di attività ridotta, soprattutto da un punto di vista produttivo, lascia come “in sospensione” le dinamiche evolutive dei prezzi degli “industriali” alla Borsa LME. Lo scenario che al termine delle vacanze ritroveranno gli utilizzatori di metalli e leghe sarà decisamente differente in termini di prezzi dei semilavorati, nonostante una sostanziale stabilità dell’indice LMEX rispetto all’ultima settimana di luglio. Non bisogna quindi incorrere nell’errore di valutazione che nel corso del mese di agosto alla Borsa LME sia accaduto nulla o quasi. I metalli fino alla prima metà del mese sono stati tutti interessati da importanti momenti rialzisti la cui fase di storno, avviata all’inizio della scorsa ottava ha coinvolto tutto il listino, con la sola eccezione del Rame. Il “metallo rosso” è ancora ad oggi in crescita mantenendo alta la propria linea della quotazione USD 3mesi. L’attuale incremento del Rame su base mensile è al momento del 2.5%, questo per il dato espresso in Dollari, al quale occorre aggiungere la perdita di valore dell’Euro nei confronti del “biglietto verde”, che nell’ultimo mese è stata di circa l’1.4%, portando così a sfiorare quasi i quattro punti percentuali la crescita effettiva del valore del Rame nel contesto dell’Eurozona. Un dato che peserà in modo significativo sulla determinazione dei prezzi delle leghe, in modo particolare per l’ottone, con il valore della barra stimato, ai dati attuali di Borsa, in aumento di almeno 250 Euro/tonnellata (indicazione Cartellino MetalWeek ™) rispetto al riferimento ufficiale del mercato Italia fissato a fine luglio. La dinamica evolutiva del prezzo LME del Rame rimarrà rialzista, sebbene le escursioni di maggiore crescita il metallo le ha già prodotte nel corso dell’ultima settimana. Una fase interlocutoria l’attraverserà l’Alluminio trovando nell’attuale quotazione USD 3mesi un buon bilanciamento tra domanda e offerta, andando più nel dettaglio, il prezzo del metallo tenderà nel breve periodo ad avere una correzione rialzista. Lo Zinco ha subito forti pressioni dovute a voci di importanti tagli produttivi da parte di due delle principali raffinerie europee del metallo, la diffusione di queste notizie ha portato il prezzo USD 3mesi a crescere in maniera vorticosa durante la seduta LME di Martedì 16 Agosto, collocandolo sopra la soglia dei 3700 Dollari, superata per l’ultima volta nella prima metà dello scorso giugno. La smentita dei diretti interessati ha subito raffreddato la quotazione dello Zinco, ritornato sui valori medi della quotazione LME della seconda decade di agosto, perdendo in una sola seduta, quella del giorno 17, il 5% rispetto alla precedente. Gli effetti dell’altalena dei prezzi dello Zinco, nonostante le implicazioni valutarie, non hanno determinato la crescita della lega Zama, pressoché invariata rispetto alla prima settimana di agosto. Il Nichel legherà le sue evoluzioni di prezzo soprattutto in base alla domanda di metallo primario da parte del comparto siderurgico, ma un effetto di rilancio della quotazione al momento risulta poco plausibile. Lo sviluppo della quotazione USD del Piombo sarà da tenere sotto stretta osservazione, l’attuale riferimento è frutto di una significativa contrazione di valore avvenuta negli ultimi otto giorni, con un arretramento del prezzo LME 3mesi in Dollari di quasi il 7%. Le sedute di questa settimana vedranno il metallo recuperare in modo significativo, segno che il minimo relativo del Piombo è stato raggiunto la scorsa ottava. Un momento interlocutorio lo attraverserà lo Stagno anche per la natura stessa del metallo, molto legato alle richieste del comparto industriale, il cui rientro a pieno regime sarà previsto solo ad inizio della settimana prossima.

Acciai e Inossidabili

Le informazioni di mercato sono estremamente rarefatte, ad eccezione di quelle che riguardano gli approvvigionamenti di materie prime, in modo particolare sul versante dei rottami, i cui prezzi rilevati negli ultimi giorni risultano in aumento per la ridotta reperibilità di lotti presso i siti di stoccaggio dei principali commercianti europei. Le prossime due settimane saranno fondamentali per quantificare la domanda di semilavorati, che sulla base del bimestre giugno – luglio, lascia esigue aspettative di miglioramento su settembre e fino al termine del 2022. Le poche notizie di prezzi settimanali giungono dal nord-Europa e riguardano solamente i “piani”, il laminato a freddo e lo zincato a caldo sono scesi di un punto percentuale, mentre il laminato a caldo, sceso anch’esso dell’1%, segna ora nella parte bassa della forchetta dei prezzi una quotazione pari rispetto all’HRC Italia di inizio agosto. Le novità riguardano invece più da vicino la realtà di MetalWeek ™, con l’introduzione di un nuovo strumento di “market intelligence” denominato “Coils dal Mondo” e nell’ambito specifico di questa rubrica, una parte dedicata agli andamenti previsionali delle quotazioni degli extra lega di austenitici, ferritici e martensitici, infatti i più attenti avranno notato l’aggiunta di “inossidabili” al consueto titolo “acciai”. Un approfondimento in più lo merita il già citato servizio di nuova diffusione, “Coils dal Mondo”. L’obiettivo di questo nuovo momento di informazione, disponibile sulla piattaforma MetalWeek ™, è quello di fornire agli utilizzatori di semilavorati “piani” una visione globale dei prezzi di HRC, CRC e HDG nelle principali aree di produzione mondiali, come: Turchia, Cina, Vietnam, India, Arabia Saudita e paesi GCC, Giappone e Nord America, oltre al consueto focus sulla zona nord – europea. L’elemento che andrà a contraddistinguere questo servizio è l’analisi dei prezzi mondiali dei coils attraverso una valutazione complessiva delle quotazioni dei semilavorati, con l’aggiunta dei costi relativi a traporti e logistica che dovranno essere sostenuti per ricevere le forniture di coils presso gli stabilimenti degli utilizzatori finali. In questo modo sarà possibile comparare periodicamente l’effettiva incidenza dei prezzi totali di acquisto dei semilavorati di importazione rispetto a quelli praticati, franco destino, dai produttori nazionali.

Preziosi

La rivalutazione del Dollaro USD nei confronti delle altre valute, ha avuto un impatto significativo nella determinazione dei prezzi di riferimento dei metalli preziosi. Il rinforzo della Divisa statunitense sta mettendo in seria difficoltà l’Oro che, con un perfetto tempismo, al crescere del valore del Dollaro ha fatto registrare un sensibile calo rispetto al valore USD per oncia. Una diminuzione del 2.5% avvenuta in soli otto giorni e sviluppatasi in seguito ad una progressione positiva che aveva visto l’Oro crescere, in egual misura, nel corso della prima quindicina di Agosto. La valutazione d’insieme sull’Oro non è comunque di facile interpretazione, almeno riferita alle evoluzioni recenti. L’entità della decrescita del valore del metallo nell’intervallo di una sola settimana apre molti aspetti sul tema evolutivo del suo prezzo nel breve periodo, anche se il quadro generale dell’Oro non risulta poi così negativo. Una concentrazione di denaro “lungo”, rilevata nelle ultime due sedute della settimana scorsa, porterà un indubbio effetto positivo sull’aspetto della quotazione espressa in Dollari del metallo. Una situazione fotocopia per l’Argento, con presupposti evidenti che il riferimento USD/ozt sia sceso oltre la soglia di sostenibilità di prezzo minimo, anche se non sarà da escludere un’escursione temporanea sotto il livello dei 19 Dollari per oncia. Le buone opportunità le riserverà anche il Platino, il cui prezzo USD/ozt trascinato verso il basso dalla forte spirale negativa di Oro e Argento, ai livelli di fine luglio, rappresenta ora un valido momento per un’apertura in ottica rialzista. Un’improvvisa variazione di flussi di denaro, da “lunghi” a “corti”, ha interessato il Palladio nel corso della seduta di Venerdì 19, alla base di questo movimento non possono che esserci azioni speculative mirate da parte di coloro che conoscono e quindi operano fattivamente a stretto contatto con questo metallo, pertanto la cosa migliore è quella di assistere come spettatori allo sviluppo degli eventi.

Medicale

Le avvisaglie sono confortanti per Cobalto e Molibdeno, i cui prezzi sono risultati, sul finire della settimana scorsa, in recupero rispetto ai valori del periodo precedente; gli ultimi riferimenti parlano di quotazioni in crescita del 5% in entrambi i casi. Una situazione in parte ribadita sul mercato cinese dei semilavorati a base di Cobalto, con il solo solfato confermare i valori di otto giorni prima, mentre raffinato e polvere, con più 4% nelle rispettive fissazioni, vanno a validare i progressi registrati dal metallo in sede di quotazione ufficiale. Sul comparto dei medicali aleggia l’incognita Nichel, essendo l’andamento di Borsa alquanto instabile e privo di un indirizzo certo. Il prezzo LME degli ultimi giorni è rimasto sostanzialmente fermo, anche se non occorre dimenticare che solo dieci giorni fa il Nichel si trovava in una fase di massimo relativo, con il riferimento USD 3mesi sfiorare quota 24500, valore che dalla seconda metà di giugno non si era più visto. L’attuale quotazione risulta sostanzialmente bilanciata e questo lascia supporre che il metallo, almeno nell’immediato, si collocherà in un contesto di valori stabili. La ridotta attività di scambi sul mercato delle ferroleghe non sta producendo elementi significativi tali da determinare delle effettive e attendibili proiezioni di stima. I dati che comunque sono stati raccolti denotano ancora una sostanziale debolezza della base Cromo sui prezzi Dollari per libbra, con un calo del 2.5% settimanale e mensile del 9, mentre il Tungsteno ha riportato una diminuzione con riferimento ottava di un punto percentuale e in misura doppia su agosto, rispetto alla quotazione USD per chilogrammo.

Rottami

Il mercato italiano è ancora ai blocchi di partenza, qualche indicazione di prezzi comunque si potrà già vedere nel corso di questa settimana e che comunque per il ridotto numero degli operatori già attivi non potranno che essere solo dei valori di indirizzo. Le quotazioni dei rottami di metalli e leghe sono state ferme ai riferimenti di inizio mese, ma lo scenario che commercianti, fonderie e raffinerie troveranno nei prossimi giorni risulterà decisamente diverso rispetto a venti giorni fa. L’attenzione andrà soprattutto concentrata sul Rame e le sue leghe, in primo luogo all’ottone, vista l’importante escursione rialzista del “metallo rosso”, ora stabilmente collocato oltre gli 8mila USD 3mesi, con un incremento di circa quattro punti percentuali rispetto alle ultime fissazioni LME del mese di luglio. L’Alluminio ed il Nichel stanno seguendo andamenti piuttosto simili tra loro, mettendo in evidenza una sorta di “raccordo” rispetto alle quotazioni di Borsa registrate tra fine luglio e inizio agosto, anche se non occorre mettere in secondo piano le forti spinte rialziste registrate da entrambi i metalli durante la seconda e la terza settimana di questo mese. La situazione è analoga per quanto riguarda i rottami di acciaio con la piazza nazionale non ancora attiva, contrariamente a quelle nel resto d’Europa. I riscontri rilevati fuori dai confini nazionali, fanno intravvedere dei movimenti molto interessanti su diverse classifiche di rottami, in modo particolare per quanto riguarda l’HMS 1/2. La quotazione del rottame di base per la siderurgia ha fatto registrare significativi aumenti sulla resa FOB Rotterdam, con una crescita del 2% settimanale e del 9 su quella mensile (valori USD/tonnellata), mentre le consegne franco acciaierie di Francia, Belgio e Germania hanno riportato degli incrementi medi del 5% (Euro per tonnellata) sia sull’intervallo settimanale che su quello riferito ai trenta giorni. A riprova di questo clima frizzante nel contesto Europeo, da rimarcare la crescita su base ottava dei prezzi delle demolizioni E3 in Germania e Austria, con aumenti rispettivamente del 3 e dell’1%, resa franco partenza.

Cambi

Indicatori

LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra

SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA)

DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali

STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee

BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide)

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