MetalWeek™ è un marchio di Kairos Management s.r.l. |
|
|
24/07/2023 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA |
|
|
La “fiammata” speculativa si è spenta definitivamente, ma per alcuni metalli ha portato benefici inaspettati |
|
|
L’imminenza delle ferie sposta a inizio settembre il problema di come vivacizzare un mercato troppo contratto |
|
|
Il listino ha sofferto l’improvvisa ripresa del Dollaro, deludendo le aspettative degli investitori legati al “fisico” |
|
|
Il Cobalto ed il Molibdeno continuano a crescere, ma in modo blando rispetto ai tempi recenti |
|
|
Il calendario non aiuta a dare un sussulto al mercato di metalli e leghe. Le acciaierie non muovono i listini, in attesa di come pianificare le riaperture dei piazzali a settembre |
|
|
Il Dollaro riprende a correre senza che l’economia USA abbia fornito segnali convincenti |
|
|
Gli indici scendono, ma restano con un differenziale positivo rispetto alla crescita riportata l’ottava precedente |
|
|
Essere aggiornati sulle principali tendenze di mercato, è una necessità, non una scelta! |
|
|
Oggi come non mai, poter disporre di una serie di informazioni sugli andamenti previsionali dei metalli, risulta fondamentale, visto l’elevato livello di instabilità dei mercati. |
|
|
Clicca qui per la prova gratuita
|
|
|
|
La pausa estiva è imminente e per gli utilizzatori di metalli viene il momento della scelta se pianificare i nuovi approvvigionamenti di semilavorati prima o dopo le ferie. Un elemento in più, purtroppo, si è aggiunto a questa complessa ed aleatoria decisione ed è la sensibile contrazione degli ordinativi da parte dei clienti. Nella settimana in corso e nelle successive quattro, le Borse merci ed in questo anche il London Metal Exchange, continueranno nelle loro attività, sebbene le quantità di condizionamenti esterni, come la domanda complessiva di “fisico” e le notizie di carattere congiunturale sui fattori guida dell’economia, saranno decisamente più rarefatti. Lo scenario delle ultime sedute al LME ha evidenziato un ritorno alla normalità in termini di fissazione prezzi, con la componente speculativa ritornata negli ambiti della consueta normalità e quindi determinare la variabilità dei prezzi USD 3mesi in funzione degli equilibri effettivi dettati dal consumo di “industriali” da parte del comparto manifatturiero. L’indice LMEX su base settimanale è sceso del 2,55% rispetto al dato precedente, annullando di oltre della metà l’impatto della “fiammata” speculativa, anche se il recupero del Dollaro sull’Euro di circa un punto percentuale nell’ultima ottava ha ridotto considerevolmente il vantaggio della riduzione effettiva del listino LME. La fase di “inerzia” ribassista condizionerà in modo significativo il Rame, soprattutto nella prima metà della settimana; la discesa del prezzo USD 3mesi non sarà comunque importante anche per un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. Lo Zinco si collocherà in un contesto di Borsa decisamente interessante, dove l’attuale valore LME troverà spazio per una rimodulazione rialzista nel breve. Le leghe risentiranno di questo relativo momento di stallo delle quotazioni di Rame e Zinco, con l’Ottone decisamente più soggetto alla variabilità rispetto alla Zama. L’Alluminio ha raggiunto nella linea dei 2200 Dollari 3mesi il suo nuovo momento di stabilità, determinando il punto di snodo per il metallo negli indirizzi di agosto. Nel corso della settimana le correzioni attese saranno rialziste in rapporto alla chiusura di ottava, ma nulla di eclatante o allarmante per l’Alluminio. L’interesse sul Nichel è in considerevole contrazione ed in particolare rispetto al “fisico”, questo dovuto in modo principale all’imminenza della sosta estiva, con gli utilizzatori che propendono a spostare su settembre gli acquisti di metallo e semilavorati affini. Il clima di relativa calma che caratterizzerà la Borsa in questo finale di luglio avrà i suoi effetti anche sul Piombo, sempre collocato rispetto al valore USD 3mesi nella zona di massimo relativo, ma la cui permanenza non sarà ancora per lungo tempo. La lettura dell’attuale collocazione del prezzo LME dello Stagno non è certo facile, con il metallo che nel corso dell’ultima ottava ha continuato nel rinforzo del suo valore, avvicinandosi più volte alla linea dei 29mila Dollari 3mesi, sempre più obiettivo atteso per lo Stagno. |
|
|
La mancanza di notizie di rilievo, mette in evidenza che ormai siamo prossimi alle vacanze. Le voci di importanti cambi di paradigma, più volte ventilati dalle acciaierie su una nuova possibile stagione di rialzi dei prezzi, verranno quindi prese in esame solo ad inizio settembre. Nella situazione di calma apparente gli unici semilavorati che hanno subito variazioni su base settimanale sono stati i “piani”, che sulla piazza italiana hanno riportato incrementi pari al punto percentuale per il laminato a freddo ed i galvanizzati, mentre per il lavorato a caldo la quotazione è risultata pari a quella di otto giorni fa. I benchmark MW per valori Euro/tonnellata riferiti all’ottava sono i seguenti: HRC 660; CRC 745 e HDG 780. Nel nord Europa gli allestimenti dei coil hanno fatto segnare l’1% di aumento indistinto su base settimanale. Le quotazioni estremamente piatte hanno riguardato invece i “lunghi”, con la sola eccezione del prezzo mensile fissato dai produttori italiani di vergella con il 3% di diminuzione; un dato oltre le aspettative di correzione se correlato al pari prodotto sul mercato dell’Europa occidentale, che tra giugno e luglio ha riportato una variazione pari a zero. Nell’affermazione fatta in precedenza, di variazioni piatte, ne consegue che billetta, rebar e profili per carpenteria, non hanno subito variazioni di sorta, cosi come i tubi saldati. I produttori turchi approfittano di questa fase di relativa tranquillità sui mercati europei ed in modo particolare italiano, proponendo degli aggiornamenti sui prezzi FOB del tondino per armature e della vergella, che risultano in entrambi gli allestimenti con variazioni settimanali al ribasso tra i 15 ed i 20 Euro per tonnellata. All’attesa per le ufficializzazioni degli extra-lega degli inossidabili per agosto, che in termini generali confermerebbero le stime del terzo segmento di fissazione, con valori di riduzione pari alle diminuzioni dei listini, mese su mese, di tutte le “famiglie” di inox, il deprezzamento del Nichel e degli altri elementi di composizione visti negli ultimi giorni, aprono per degli spiragli al ribasso sulle definizioni prezzi in ottica Settembre. L’incremento dei consumi di energia elettrica, con picchi di utilizzo mai riscontrati in tempi recenti, dovuti alle temperature torride di queste ultime settimane, ha determinato un considerevole aumento del PUN, con una crescita stimata del contributo energia sul mese di agosto tra i 3 ed i 4 centesimi di Euro per chilogrammo. |
|
|
La nuova vitalità del Dollaro USD ha portato ad una rimodulazione generale, in termini negativi, di tutti i valori dei metalli preziosi. Una collocazione decisamente innaturale del “Biglietto verde” rispetto alle altre valute, aveva permesso a tutto il listino di riguadagnare spazio di manovra sui prezzi USD/ozt e cosa non certo secondaria, portare un po’ di ottimismo tra gli investitori tradizionali, quelli del “metallo fisico”, ma le cose sono mutate in chiusura di ottava. L’analisi sulle proiezioni delle quotazioni non potrà mettere in secondo piano l’aspetto valutario, in modo particolare per Oro e Argento. Il “metallo guida” ha aperto molto bene la settimana con un apprezzamento di circa l’1,36% rispetto al dato di chiusura della precedente ottava, raggiungendo il massimo relativo di quotazione Dollari per oncia, visto per l’ultima volta ad inizio giugno. La situazione dell’Oro risulta essere quella di un mercato sostanzialmente equilibrato nelle componenti di prezzo, ma l’effetto “inerzia” condizionerà ancora per qualche seduta la determinazione del prezzo USD/ozt, con valori attesi ancora in ribasso. L’Argento ha messo in evidenza che è possibile un collocamento del suo valore oltre i 25 Dollari per oncia, ma il contesto generale di Borsa ha fatto poi ripiegare sotto tale soglia la quotazione del metallo. Lo spazio, in positivo, per l’Argento non è una semplice supposizione, ne è prova una certa vivacità del comparto speculativo, coincisa con il posizionamento della quotazione sotto quota 25 USD/ozt. Una serie di riserve va espressa sul Platino, soprattutto in funzione della quotazione dell’Oro, che fino a quando percorrerà aree di relativa incertezza nell’indirizzo di tendenza ne bloccherà nello specifico la sua crescita. Il Palladio ha rivisto la quotazione di riferimento varcare i 1300 Dollari per oncia e questo non accadeva da circa tre settimane; un lasso di tempo in cui il metallo aveva preso una deriva fortemente ribassista, ma che la recente reattività non lascerebbe supporre a nuovi crolli. |
|
|
La vivacità delle quotazioni USD di Cobalto e Molibdeno non è certo sinonimo di vitalità riferendosi al mercato dei semilavorati in lega per usi medicali. Le quote di variazione su base settimanale dei due tra i più importanti metalli del comparto hanno registrato una contrazione, sebbene con dati ancora in positivo. Il Cobalto ed il Molibdeno hanno accomunato le loro rispettive crescite sul dato dello 0,85% nel riferimento in Dollari, purtroppo un valore che non è stato percepito dagli utilizzatori europei, visto l’apprezzamento settimanale della valuta statunitense di quasi un punto percentuale (0,95%) rispetto all’Euro. Un dato che pesa in termini negativi anche sul Titanio, nonostante la sua stabilità nel riferimento in Dollari. Le prospettive sul Nichel sono molto incerte e questa sensazione viene ad essere maggiormente rinforzata al termine di una settimana di Borsa LME che ha visto il riferimento USD 3mesi contrarsi del 3,7%, riposizionando la quotazione sotto la linea dei 21mila Dollari. Il dato che fa maggiormente riflettere sul Nichel è la costante riduzione della componente liquidità in ottica rialzista, che nel corso della seduta LME di Venerdì 21 Luglio ha toccato il livello minimo delle ultime quattro settimane. Una situazione di forte preoccupazione aleggia anche nel settore delle ferroleghe, con valori stabili, ma sempre al minimo in termini assoluti per quanto riguarda la base Cromo e riferimenti in ulteriore contrazione per quella Tungsteno, che negli ultimi otto giorni ha riportato una diminuzione di 0,4 punti percentuali nel raffronto di quotazione Dollari per chilogrammo. |
|
|
L’imminenza delle ferie non aiuterà a smuovere il mercato dei non ferrosi, ormai da mesi in totale immobilismo e apatico ad ogni sussulto che si registra alla Borsa LME. Gli argomenti sono veramente pochi su cui riflettere e quello che sta preoccupando i commercianti non è tanto la collocazione dei prezzi di metalli e leghe tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, quanto la reale consistenza della domanda di materie prime da parte di fonderie e raffinerie che si registrerà in quel momento. Non è il caso di accrescere il pessimismo ormai latente da molto tempo, anzi occorrerà cogliere in modo proattivo ogni istante di possibile movimento del mercato, anche se piccolo, che inevitabilmente si registrerà alla riapertura. Nell’ultimo scampolo di luglio il metallo con maggiori propensioni alla crescita sarà l’Alluminio, mentre il Nichel, per i rottami di austenitico, sarà un elemento di detrazione per il loro valore, ma questo non rappresenta una novità. I prezzi dei rottami di acciaio hanno registrato una “pausa tecnica”, con riferimenti che sostanzialmente ricopiano quelli visti all’inizio della settimana scorsa. Le acciaierie, attraverso le mandatarie, non si espongono e questo soprattutto per non dare punti di riferimento ai commercianti su possibili aspettative di quotazioni, principalmente in ambito settembre. La situazione della domanda di semilavorati ha toccato in luglio livelli estremamente preoccupanti, con le acciaierie che nel dopo ferie si dovranno inventare qualcosa per smuovere un mercato ormai asfittico. L’eventualità di una possibile rarefazione delle quote in giacenza presso i depositi non è da escludere, ma questa politica di vendita porterebbe le acciaierie a prolungare le soste dei reparti fusori e quindi ad un marcata diminuzione delle richieste di rottami. |
|
|
LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra |
|
|
SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA) |
|
|
DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali |
|
|
STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee |
|
|
BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide) |
|
|
Si ricorda che il servizio è per uso personale. L’Associato non può copiare, distribuire, rivendere, ritrasmettere o altrimenti rendere disponibili a terzi, in alcuna maniera, le informazioni presenti se non all’interno dell’azienda. |
|
|
Segui tutte le nostre novità |
|
|
Copyright © 2023 - Kairos Management s.r.l. · all rights reserved |
|
|
%Csa:nominative% - %Csa:ivaFCode% - %Csa:address% - %Csa:city% - %Csa:cap% - %Csa:province% - %Csa:country% - %Csa:email% - %Csa:telephone% |
|
|
Clicca qui per annullare la sottoscrizione |
|
|
|