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31/07/2023 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA

- ARRIVEDERCI A FINE AGOSTO -

Industriali LME e Leghe

Il mese di agosto si aprirà con numerose incognite, la prima è rappresentata da una ridotta quantità di denaro presente in Borsa

Acciai e Inossidabili

Le acciaierie non escludono un’azione sistematica di carenze produttive pur di difendere l’attuale livello dei prezzi di “piani” e “lunghi”

Preziosi

L’aumento dei tassi negli USA ha interrotto la crescita dei valori di Oro e Argento, agosto sarà il momento della verità per l’intero listino

Medicale

Il Cobalto ritorna a scendere dopo circa due mesi, mentre il Molibdeno conferma la crescita dell’ultimo periodo. I dubbi sulla tenuta del prezzo del Nichel sono molti

Rottami

I metalli e le leghe attendono la situazione di Borsa al termine delle ferie. I prezzi dei rottami di acciaio continuano a diminuire nell’incertezza di settembre

Cambi

L’obiettivo della Federal Reserve è quello di mantenere forte il Dollaro per il contenimento dell’inflazione USA

Indicatori

Gli indici del comparto metalli crescono di oltre due punti su base settimanale. I noli “bulk” tornano a salire e si riportano ai livelli di inizio luglio

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Industrali LME e Leghe

Nel pomeriggio di Venerdì 28 Luglio sono emersi alla Borsa LME segnali rilevanti su quello che potrebbe caratterizzare il mese di agosto degli “industriali”. Le sedute si svolgeranno in un contesto di liquidità relativamente “sottile” e questo elemento determinerà significativi movimenti in alto ed in basso dei prezzi di tutti i metalli quotati. Il mese alle porte non sarà solo quello dedicato alle vacanze, ma in rapporto alla Borsa, presenterà momenti di vivace intensità, sebbene come già detto in precedenza, con scambi estremamente ridotti in numero di transazioni e capitali investiti e con un costo del denaro sempre più elevato, in considerazione del rinforzo delle politiche monetarie restrittive da parte di Federal Reserve e BCE. Il Rame è ritornato a collocarsi nella zona di massimo relativo, dopo che in avvio di ottava si era avvicinato alla soglia degli 8400 USD 3mesi. Il progresso su base settimanale è stato del 2.7%, anche se per il “metallo rosso” non è prevista un’escursione che possa andare oltre quota 8700 Dollari. Lo Zinco confermerà il suo ottimo stato di salute, rappresentato da un valore sempre più prossimo al consolidamento della linea di prezzo dei 2500 USD 3mesi e che nel mese di agosto giungerà alla sua stabilizzazione. La situazione delle leghe di Ottone e Zama risentirà direttamente delle variazioni mensili di Rame e Zinco, ma un quadro completo del mercato si potrà avere solo alla fine di agosto, quando i produttori riapriranno i battenti. La corsa dell’Alluminio potrebbe presentare una fase di arresto o per meglio dire un momento di riequilibrio sulle reali aspettative della sua progressione rialzista del prezzo LME, anche in considerazione dell’eccessiva crescita di denaro “lungo” che si sta formando sul metallo. Il contesto “vacanziero” della Borsa porterà a delle forti turbolenze sulla quotazione del Nichel, con il prezzo USD 3mesi ora collocato in un ambito di massimo relativo, con la riproposizione di valori che si erano visti per l’ultima volta a metà maggio. Il punto attuale di criticità sulla tenuta del valore attuale del Nichel è il costante accumulo di liquidità rialzista, fenomeno che nelle ultime sedute LME della scorsa settimana è ritornato a riproporsi con forza, elemento che non rappresenta un segnale positivo per ulteriori rinforzi del valore in Dollari. I presupposti per assistere ad un arretramento del Piombo ci sono ormai tutti e questo nonostante il posizionamento del prezzo sulla linea di massimo relativo per tutta l’ultima ottava. Il quadro d’insieme dello Stagno non muterà ed il mese di agosto rappresenterà la base per un’ulteriore spinta verso l’alto della quotazione riferita alla scadenza USD 3mesi.

Acciai e Inossidabili

L’incognita è una sola ed è rappresentata dalla disponibilità di semilavorati che le acciaierie intenderanno mettere a disposizione degli utilizzatori ad inizio settembre. La difesa dei prezzi attuali, di “lunghi” e “piani”, passa proprio da questo dettaglio di innegabile importanza per la definizione degli equilibri di mercato di tutto l’ultimo quadrimestre del 2023. La leva del bisogno sarà l’ultimo strumento a disposizione delle acciaierie per continuare a modellare una catena del valore che negli ultimi tre anni ha permesso alla siderurgia nazionale di produrre delle marginalità eccezionali a scapito del comparto manifatturiero. I cali della domanda di coli hanno indotto produttori e centri servizio nazionali a mantenere un profilo relativamente basso sulle proposte di prezzo, con il solo allestimento CRC mantenere invariato il riferimento rispetto ad otto giorni fa (benchmark MW a 740 Euro/tonnellata). Un quadro più conciliante con le richieste del mercato è stato evidenziato sull’HRC (benchmark MW 645) e sull’HDG (benchmark MW 770), con diminuzioni rispettivamente del 2 e dell’1% su base settimanale. I produttori dell’Europa del nord continuano a perseguire una linea più intransigente nella determinazione dei listini dei “piani”, confermando per laminato a caldo e galvanizzato i prezzi settimanali precedenti, mentre per il coil lavorato a freddo l’aumento è stato di un punto percentuale. Il prezzo della billetta sul mercato Italia riporta un incremento del 2% rispetto al riferimento precedente; una variazione in positivo ed anche di un certo rilievo, che ha avuto effetto sui profili commerciali per carpenteria, in crescita dell’1%, ma che sul rebar non ha prodotto alcuna variazione. Una situazione veramente preoccupante è invece da registrare sulla vergella e questo nell’intera area dell’Europa Occidentale, Italia esclusa. I produttori di profili in rotoli hanno diffuso dei listini con diminuzioni del 4% rispetto a quelli pubblicati nel mese di giugno, collocandosi di un punto sotto la variazione comunicata dai produttori italiani la scorsa settimana. Una situazione molto incerta al momento e che sarà ancora ancora di più a settembre, si prospetterà per i tubi saldati, con produttori e ritrafilatori fortemente motivati a portare i prezzi in aumento dei loro semilavorati e questo adottando in modo sistematico l’alternanza di carenza della materia prima con l’allungamento dei tempi di consegna. I produttori turchi di “lunghi” non stanno facendo mistero delle difficoltà nel vendere i loro semilavorati di consumo più diffuso oltre i confini del Paese, il risultato è quello di un ulteriore calo dei prezzi FOB del tondino per armature e della vergella, ambedue di 15 Euro/tonnellata. Il mercato di agosto rappresenta una sorta di “sospensiva” della piena applicazione dei listini e questo in modo particolare per il mondo degli inossidabili e dei loro extra di riferimento, a partire dal primo giorno del mese. Gli austenitici correggono al ribasso i riferimenti di lega di 20 centesimi di Euro/chilogrammo per gli AISI 303 e 304 e rispettivamente di 23 e 26 per gli AISI 304L E 316, mentre per ferritici e martensitici la diminuzione è stata nell’ordine di 7 e 5 centesimi. Le recenti tensioni alla Borsa LME e una non chiara lettura di dove si collocherà il mercato delle ferroleghe dopo le vacanze, sta portando incertezza sull’evoluzione dei listini degli inossidabili in prospettiva settembre, con stime di aumenti tra i 2 ed i 5 centesimi di Euro per chilogrammo su tutti gli allestimenti. L’incremento del contributo energia per il mese di agosto non è una buona notizia. La crescita di 2 centesimi di Euro, contrariamente dai 3 ai 4 stimati precedentemente è frutto di un lieve raffreddamento del PUN negli ultimi giorni della settimana scorsa.

Preziosi

Il Dollaro ha messo alla corda i metalli preziosi ed in particolare l’Oro. L’effetto scatenante di questa improvvisa svolta nell’indirizzo del listino è stato il ritorno alla crescita dei tassi sulla valuta statunitense, sebbene la Federal Reserve abbia adottato un atteggiamento piuttosto guardingo nella revisione al rialzo con solo un quarto di punto. Le variazioni dei “preziosi” sono state tutte al ribasso, tanto che il comparto speculativo-finanziario ha prontamente “girato” le posizioni da rialziste a ribassiste, amplificando in questo modo i cali dei prezzi Dollari per oncia. L’Oro, come detto, ha patito pesantemente una situazione di Borsa venutasi a creare più per opportunità, la chiusura delle partite “long”, che per una situazione di struttura del valore del metallo, che permane soddisfacente. La speculazione ha quindi colto in modo ineccepibile il tempo di una situazione emotiva di mercato, mettendo a segno una serie di operazioni con marginalità interessanti e che hanno portato l’Oro a ridurre fino allo 0.8% su base settimanale il riferimento USD per oncia. Il buon bilanciamento delle componenti domanda e offerta ed una collocazione più consona della valorizzazione del Dollaro rispetto alle monete principali, lascerà all’Oro ampi spazi di miglioramento nelle prossime settimane. Una lettura simile potrà essere fatta anche sull’Argento, le cui potenzialità di crescita del prezzo in Dollari erano già emerse in avvio della scorsa ottava ed un convincente varco della soglia sopra i 25 USD per oncia. La repentina flessione del valore del metallo, pari a 3 punti percentuali, avvenuta nell’ultima seduta settimanale peserà ancora nella prima parte di agosto nella determinazione del prezzo dell’Argento, dove si aggiunge una scarsa richiesta di “fisico” da parte del comparto industriale, ormai chiuso per ferie.  La partita del Platino si giocherà tutta sugli scambi di Borsa, vista la collocazione del prezzo USD/ozt ad un livello decisamente interessante per chi vorrà marginare con finalità rialziste e quindi con aperture di posizioni “lunghe”. I tempi per una ripresa del valore Dollari per oncia del Palladio saranno più dilatati rispetto agli altri metalli, ma le prospettive di un clima di positività diffusa sul listino entro la fine della prima decade di agosto porterà inevitabili benefici anche a questo metallo.

Medicale

Il mese di luglio si chiude con un quadro piuttosto incerto per il comparto delle leghe medicali. Una notizia di un certo rilievo per l’accaduto, anche se di limitato impatto in termini di variabilità del prezzo USD, è stata la diminuzione del prezzo del Cobalto. La variazione su base settimanale è stata dello 0.8%, ma quello che si dovrà appurare è se tale assestamento avrà un tono sporadico o sarà l’inizio di un nuovo trend per il metallo, dopo quasi otto settimane di valori in costante rialzo. Il Molibdeno continua a mostrare segnali di crescita, anche se la correzione dello 0.2% degli ultimi otto giorni non può rappresentare in ottica di breve termine un parametro rassicurante. Il Titanio al momento conferma i riscontri di quotazione evidenziati la settimana scorsa, anche se il punto di domanda sulla collocazione futura del prezzo non risparmia neppure questo metallo. Il Nichel sta vivendo l’ultimo incremento del prezzo LME in uno stato di elevata precarietà, con una quotazione 3mesi fortemente condizionata da un eccesso di denaro “lungo”, fenomeno che in tempi molto recenti ha portato il metallo ad importanti regressioni di valore. Nelle ferroleghe la base Cromo ha impiegato l’intero mese per dare un segnale di variabilità del suo riferimento Dollari per libbra, ma alla fine qualcosa è avvenuto, con una crescita pari ad un punto percentuale. Il Tungsteno continua a scivolare verso il basso, con una quotazione USD per chilogrammo che negli ultimi otto giorni ha registrato una flessione dello 0.3%, sicuramente un dato poco rappresentativo, così come la flessione dell’1.6% riportata nel mese di luglio.

Rottami

Lo sprint rialzista del listino LME porta i prezzi dei non ferrosi a crescere in modo significativo, anche se l’imminenza delle ferie avrà effetti estremamente limitati su un mercato che sta ormai pensando a fare le valige per le vacanze. La forte variabilità dei prezzi degli “industriali” in Borsa resta comunque un elemento con il quale l’intero settore, dai commercianti alle fonderie e raffinerie, dovrà continuare a convivere nei prossimi mesi. Uno stato di instabilità che non aiuterà certo il mercato nel ragionare in termini di prospettiva e in aggiunta l’incertezza di una domanda di prodotti semilavorati sempre più rarefatta da parte degli utilizzatori del comparo manifatturiero. Le buone sensazioni che negli ultimi tempi hanno riservato Rame, Alluminio e quasi inaspettatamente il Nichel avranno nelle quattro settimane di pausa il giusto tempo per essere confermate oppure sovvertite e quindi tastare il polso del listino LME alla fine di agosto. Le ultime revisioni dei listini riguardanti i rottami di acciaio sono state tutte con orientamenti ribassisti ad eccezione di una lieve correzione verso l’alto del rottame frantumato E40, con un massimo di 5 Euro per tonnellata. Le acciaierie, ma principalmente le mandatarie hanno voluto giocare d’anticipo in previsione di un mese di settembre che non si presuppone certo facile dal lato consumi di semilavorati e quindi con una ridotta “propensione fusoria” del comparto siderurgico. I prezzi delle demolizioni hanno registrato importanti revisioni al ribasso fino a 15 Euro/tonnellata, condizionando in modo diretto anche le torniture, scese di 10 Euro. Il lamierino ha limitato i danni con una contrazione media di 5 Euro per tonnellata, ma occorre considerare che la classifica E8 sta diventando merce sempre più rara a causa del preoccupante calo di consumi di semilavorati “piani” da parte dell’industria. L’indice MetalWeek chiude il mese di luglio a 332.24, con un valore in calo rispetto al mese precedente di circa 5 Euro/tonnellata ed una previsione di decremento di ulteriori 2 alla fine di agosto.

Cambi

Indicatori

LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra

SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA)

DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali

STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee

BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide)

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