MetalWeek™ è un marchio di Kairos Management s.r.l. |
|
|
20/11/2023 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA |
|
|
La ritrovata sintonia di vedute in campo economico tra USA e Cina, ha ridato slancio alle quotazioni degli “industriali” |
|
|
I “piani” prendono la via degli aumenti e sulla piazza italiana in modo estremamente importante. I “lunghi” non seguono andamenti omogenei nelle definizioni dei prezzi |
|
|
La sorpresa del Dollaro debole ridà slancio alle aspettative rialziste di tutto il listino |
|
|
I consumi ridotti di Cobalto spingono il prezzo verso il basso dopo un lungo periodo di crescita, critica la situazione del Molibdeno in termini di quotazione |
|
|
I valori dei non ferrosi risultano poco mossi per effetto della significativa discesa del Dollaro. Le acciaierie non hanno ancora individuato una linea chiara sui prezzi dei rottami |
|
|
La debolezza del Dollaro rimodula positivamente i valori in Euro di tutti i metalli quotati alla Borsa LME |
|
|
Una settimana decisamente buona per tutti gli indici correlati ai metalli, con i titoli minerari crescere oltre ogni aspettativa. I noli tornano a salire in maniera importante |
|
|
Essere aggiornati sulle principali tendenze di mercato, è una necessità, non una scelta! |
|
|
Clicca qui per la prova gratuita
|
|
|
|
La settimana scorsa Biden e Xi Jinping hanno messo le basi per un nuovo ordine economico mondiale che vedrà al centro Stati Uniti e Cina, con i restanti Paesi del pianeta e l’Unione Europea, passare in secondo piano e con coinvolgimenti di ruolo solo in situazioni particolari. Il primo elemento che non deve essere sottovalutato è la posizione della Cina in ambito BRICS, soprattutto nell’imminenza del suo allargamento ed il secondo è rappresentato dalla situazione d’incertezza politica negli USA tra meno di dodici mesi. La lettura dei mercati a questo accordo, decisamente “naif”, tra i due Presidenti è stata sicuramente troppo generosa, andando oltre ogni pragmatica attribuzione di merito, soprattutto per quanto riguarda le commodity legate al mondo della manifattura e tra esse i metalli industriali. La reazione del listino LME è stata importante, con l’indice LME che ha registrato una crescita di quasi l’1,5% su base settimanale, incremento scaturito anche da una repentina debolezza del Dollaro USD, che nel corrispettivo valutario con l’Euro ha ceduto 1,86 punti percentuali in soli otto giorni. L’effetto spinta verso l’alto degli “industriali” sarà quindi un fenomeno a tempo e nonostante molti metalli abbiano testato nuovamente dei massimi relativi nel corso della precedente ottava, in avvio di questa dovranno misurare le residue aspettative di aumenti con masse rialziste di denaro rialziste, decisamente fuori contesto sulla base degli utilizzi reali da parte del comparto manifatturiero. Il Rame sta presentando un forte accumulo di posizioni lunghe, per dimensione ben superiore all’ultima analoga situazione rilevata lo scorso settembre. Una tenuta a tempo quindi per il metallo guida del listino, che toccherà il suo massimo relativo proprio in questo avvio di settimana. Lo Zinco ha messo in evidenza una fase di stabilizzazione, avviata nella seconda parte della scorsa cinquina di sedute LME, con una flessione del valore Dollari 3mesi del 3,7% dal suo massimo relativo settimanale. Il fattore valutario, come detto in precedenza, sarà determinante per la determinazione dei valori di riferimento delle leghe a base Rame e Zinco, andando oltre la diretta collocazione delle tendenze di Borsa dei due metalli. Le aspettative sui prezzi di Ottone e Zama non saranno certamente dai toni rialzisti, con quest’ultima lega che risentirà in modo diretto della cospicua contrazione del valore dello Zinco al LME. L’Alluminio rinforzerà il suo stato di equilibrio tra le componenti domanda e offerta della quotazione USD 3mesi, mantenendosi in un frangente di minimo relativo e comunque correlato alla situazione generale del listino di Borsa. La discesa del Nichel non si arresta e questo intercedere sarà presente anche nel corso della settimana, con la soglia dei 17mila Dollari 3mesi che presumibilmente sarà valicata verso il basso in modo frequente. Il Piombo si muoverà ancora in controtendenza e come caratteristica recente, presenterà un profilo rialzista nonostante un considerevole accumulo di denaro lungo sul suo assetto di valorizzazione LME. La crescita che ha visto protagonista lo Stagno nel corso degli ultimi otto giorni, potrebbe subire una drastica interruzione per effetto di un significativo rallentamento della domanda di metallo da parte degli utilizzatori, intensificata anche da una possibile azione speculativa di alcuni investitori che operano a stretto contatto con questo mercato. |
|
|
Le acciaierie che producono semilavorati “piani”, dopo numerosi annunci e avvertimenti, hanno finalmente messo in atto, nell’indifferenza più totale da parte degli utilizzatori, una campagna di aumenti che sulla piazza italiana ha registrato il suo apice. Un momento non certo dei più felici per agire sulla leva dei prezzi, a un mese circa dal momento di avvio della pausa natalizia, con l’incertezza nella definizione dei valori dei rottami in tutta Europa ed una sempre più difficoltosa azione di sostegno in Cina della valorizzazione del minerale di ferro, sceso negli ultimi otto giorni di oltre 3 punti percentuali. Agli atti occorre comunque annotare le variazioni delle quotazioni dei “piani” che, come detto in precedenza, sul mercato italiano sono state decisamente consistenti rispetto agli otto giorni precedenti. Il laminato a caldo è cresciuto del 4% (benchmark MW HRC 620 Euro/tonnellata), mentre l’accoppiata laminato a freddo e galvanizzato, ha riportato il comune incremento del 5% (benchmark MW CRC 705 Euro e benchmark MW HDG 740 Euro). Le cose sono andate leggermente meglio nel nord-Europa con gli allestimenti del “caldo” e del “freddo” in crescita del 2% ed una variazione del “galvanizzato” limitata all’1% di aumento. Le tensioni sono proseguite sui “lunghi”, anche se stanno affiorando visioni divergenti sul mercato domestico sotto l’aspetto dei suoi equilibri specifici. La nuova determinazione della billetta Italia rappresenta la punta estrema dei ritocchi settimanali con il 2% di aumento, nonostante i laminatoi stiano agendo non proprio nella stessa direzione. I produttori di profili per carpenteria hanno scelto una linea più “distensiva” con proposte di prezzo addirittura in diminuzione dell’1% rispetto alle quotazioni della settimana scorsa. Una mossa, quella dei laminatori e degli estrusori di “lunghi” commerciali, che ha mandato su tutte le furie produttori e riftrafilatori di tubi saldati, che avrebbero gradito una linea di rialzi dei prezzi tra semilavorati con sostanziali sinergie. Per rimanere nella tematica delle revisioni prudenziali, da rimarcare la mossa interlocutoria dei produttori nazionali di vergella, che pur aumentando i propri valori di vendita, si sono mantenuti ad una “distanza di sicurezza” di circa 30 Euro/tonnellata in meno, rispetto all’ultima variazione del pari prodotto nord-europeo. Il rebar sulla piazza italiana sta continuando a crescere, 1% su base settimanale, focalizzando maggiormente l’azione di aggiornamento dei prezzi verso la clientela primaria in termini di consumi. La tensione valutaria continua ad essere l’anello debole dell’economia turca, soprattutto in termini di approvvigionamento materie prime e con i valori dei rottami sempre più alti. Le acciaierie del Paese, pur di salvaguardare i volumi di semilavorati in uscita, stanno giocando la carta della “svalutazione competitiva” tenendo così invariati i prezzi FOB del tondino per armature e della vergella. Il Nichel sarà l’arbitro nella determinazione definitiva degli extra lega inox austenitici per il prossimo mese, al termine del momento di calcolo su base quattro settimane. La forbice complessiva di previsione sarà decisamente ampia ed in termini di ribassi, che varierà tra i 5 ed i 7 centesimi di Euro per chilogrammo per gli AISI 303, 304 e 304L e tra i 6 ed i 9 centesimi di Euro per il 316. Una linea di definizione più articolata dovrebbe essere applicata per ferritici e martensitici ai quali le acciaierie hanno riservato per il mese in corso un trattamento piuttosto esigente. Una gestione presumibilmente più accondiscendente è attesa per dicembre, con intervalli oscillanti tra la conferma dei valori attuali e la diminuzione massima di 2 centesimi di Euro per entrambe le categorie. Nel corso degli ultimi otto giorni la valorizzazione del PUN ha presentato un orientamento di carattere relativamente rialzista, con una stima di adeguamento del contributo energia per fine novembre posizionabile tra i 2 ed i 3 centesimi di Euro per chilogrammo. |
|
|
L’improvvisa debolezza del Dollaro rappresenta uno dei fattori decisivi nell’importante ripresa dei prezzi dei metalli preziosi. La partenza settimanale sui minimi relativi del listino di Borsa ha rappresentato un fattore significativo, seppure non decisivo per l’inversione delle tendenze, poiché la situazione che si era venuta a creare solo otto giorni prima era frutto di movimenti speculativi ribassisti, che per loro natura non hanno precise limitazioni nei finali di intervento. Il fattore esterno, leggi debolezza del Dollaro USD, è stato il punto di svolta per vedere i “preziosi” crescere, ma questo episodio, giungendo quasi senza alcun elemento di prevedibilità certa, porterà inevitabilmente a forti turbolenze nella fissazione di tutti i valori Dollari per oncia. Le quantificazioni dei volumi di denaro presenti su ciascun metallo renderanno più certe le singole finalità d’indirizzo e così i limiti di struttura delle tendenze. L’Oro aprirà la settimana con una crescita sul periodo precedente del 2,4% rispetto al valore Dollari per oncia, rappresentando l’attuale collocazione, a tutti gli effetti, un limite di massimo relativo molto importante visto il momento. L’Argento, come consuetudine, rappresenta un fattore a sé nel panorama del listino, avendo nella base di formazione del prezzo l’importante fattore del “fisico”, sorretto dal comparto industriale. Una buona parte della crescita dell’Argento ha trovato terreno fertile proprio nella diffusa operatività degli utilizzatori in termini di acquisti di metallo, che ha letteralmente sospinto la quotazione USD/ozt dalla prossimità di quota 22 a quella di quota 24 in soli otto giorni. La tenuta dell’attuale prezzo dell’Argento risulta di dubbia consistenza, meglio parlare di costante decrescita verso la più rassicurante area dei 23 Dollari per oncia. La presenza del Platino oltre i 900 USD/ozt non avrà lunga durata, questo anche per l’effetto della sommatoria delle tendenze di Oro e Argento prossime a produrre un risultato negativo nei giorni a seguire. La possibile permanenza del Platino in questa situazione di massimo relativo anche in avvio di settimana non dovrà quindi essere interpretata come un nuovo momento di spinta rialzista. Una strada obbligata era quella che doveva percorrere il Palladio durante le sedute di Borsa della scorsa ottava. I risultati molto positivi ottenuti dal metallo, con una crescita del 6,4% in una sola settimana, sono tornati sotto la lente d’ingrandimento del comparto speculativo finanziario, che al momento vede preferibile una collocazione del Palladio sotto la linea dei 1000 Dollari per oncia. |
|
|
La legge dei consumi di metalli è più forte delle supposizioni che sono scaturite a margine dell’incontro di San Francisco tra i Presidenti di Stati Uniti e Cina. I tonnellaggi in calo degli impieghi di Cobalto e Molibdeno hanno impresso riduzioni significative nei rilevamenti in Dollari su base settimanale. La relativa vicinanza ad un momento di arretramento della quotazione del Cobalto è stata anticipata da una lunga serie di aggiustamenti rialzisti sotto il punto percentuale, ma ora con un calo del 5 in soli otto giorni, lo scenario potrebbe mutare in modo sostanziale. La discesa del 13% del riferimento USD del Molibdeno deve essere invece ricercata in una totale mancanza di bisogno di questo metallo da parte del comparto siderurgico, non certo stimolato nell’acquisizione della materia prima, visti i risicati ordinativi di semilavorati da parte dei trasformatori di semilavorati d’acciaio. Il valore di mercato del Titanio è rimasto immutato rispetto agli otto giorni precedenti a dimostrazione di un atteggiamento prudente da parte dei trader che si occupano di questa materia prima. Il Nichel non ha ancora chiaro dove terminerà la sua parabola ribassista, che a breve varcherà verso il basso la linea dei 17mila Dollari 3mesi, riproponendosi ai livelli del Maggio 2021. Il sostanziale bilanciamento tra domanda e offerta che sta caratterizzando il momento del Nichel non rappresenta un elemento di forte indirizzo nella tenuta della quotazione LME, con gli operatori preoccupati del forte rallentamento degli indici di rotazione delle loro giacenze di magazzino. Le ferroleghe sono state protagoniste di variazioni di limitata entità con la base Cromo in calo dell’1% nel riferimento Dollari per libbra, mentre il Tungsteno è ritornato a crescere dell’1,2% dopo lo storno di dieci giorni fa. Nel contesto generalizzato delle riduzioni delle principali materie prime legate al comparto si inserisce con appropriato tempismo la compressione del valore del Dollaro nei confronti dell’Euro. |
|
|
L’effetto cambio ha mutato in modo importante l’assetto di definizione dei prezzi in Euro dei metalli e con essi anche i rottami non ferrosi. La variazione al rialzo dell’indice LMEX di circa l’1,5% è stata compensata dalla fase di appannamento del Dollaro nei confronti dell’Euro, permettendogli una rivalutazione su base settimanale di quasi 1,9 punti percentuali. Un aspetto che ha reso poco omogenea la determinazione dei valori di mercato dei rottami di metalli e leghe, con i riferimenti in ambito Alluminio scendere in maniera anche importante e quelli con la correlazione del Rame crescere meno del previsto in base all’effettiva variazione di Borsa espressa in Dollari. Un discorso a parte meritano i rottami che basano i loro parametri di definizione sul Nichel, come gli acciai austenitici e sullo Zinco, come la Zama e le “matte” di zincatura, che alle diminuzioni dei riferimenti LME hanno dovuto sommare la quota di deprezzamento del Dollaro nei confronti dell’Euro. Una più che probabile inversione d’orientamento della Borsa, con i prezzi in diminuzione ed in quello valutario, con l’aspettativa di un posizionamento rialzista del Dollaro sull’Euro, lascerà i prezzi dei rottami di metalli e leghe sostanzialmente invariati nel corso della settimana. Il comparto dei rottami di acciaio non ha messo in evidenza variazioni di rilievo, con le acciaierie definire dei piccoli aggiustamenti tecnici sulle classifiche di minore interesse, come le demolizioni E3, in discesa di 5 Euro/tonnellata ed una crescita in egual misura del lamierino E8, merce sempre meno diffusa nei piazzali dei commercianti, visti i ridotti utilizzi di coil, nastri e laminati sottili da parte dei trasformatori. L’indice MetalWeek sui rottami si è mosso di conseguenza, con una variazione negativa sotto l’Euro/tonnellata e con un valore di 328,02 come elaborazione parziale. |
|
|
LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra |
|
|
SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA) |
|
|
DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali |
|
|
STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee |
|
|
BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide) |
|
|
Si ricorda che il servizio è per uso personale. L’Associato non può copiare, distribuire, rivendere, ritrasmettere o altrimenti rendere disponibili a terzi, in alcuna maniera, le informazioni presenti se non all’interno dell’azienda. |
|
|
Segui tutte le nostre novità |
|
|
Copyright © 2023 - Kairos Management s.r.l. · all rights reserved |
|
|
KAIROS MANAGEMENT s.r.l. - 11458880017 - Via Cristoforo Colombo, 33 - Torino - 10129 - TO - Italia - info@metalweek.it - +390116983332 |
|
|
Clicca qui per annullare la sottoscrizione |
|
|
|