MetalWeek™ è un marchio di Kairos Management s.r.l. |
|
|
Tutti gli aggiornamenti su prezzi e tendenze di metalli leghe e acciai |
|
|
16/05/2022 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA |
|
|
Il ridimensionamento dell’Indice LMEX, sintesi perfetta di una mancanza d’identità del London Metal Exchange |
|
|
Le fasi di diminuzione dei prezzi dei “piani” e di stabilizzazione dei “lunghi”, stanno caratterizzando il mercato europeo dei semilavorati |
|
|
La discesa generalizzata dei prezzi dei i metalli preziosi sta mettendo in allerta speculatori e comparto industriale |
|
|
Il prezzo del Cobalto si stabilizza, un campanello d’allarme per l’intero settore |
|
|
I prezzi dei rottami di acciaio non potranno scendere ancora a lungo. I valori di metalli e leghe, ai loro minimi relativi, stanno portando al blocco del mercato dei non ferrosi |
|
|
L’Euro continua a subire l’ingiustificata forza del Dollaro |
|
|
Gli indici sui metalli registrano i dati minimi da inizio anno |
|
|
Vuoi ricevere quotidianamente aggiornamenti su prezzi e tendenze di metalli leghe e acciai? |
|
|
Accedi a MetalWeek™OLTRE: la piattaforma che ti permette di ottimizzare le tue strategie di acquisto grazie a dati e tabelle interattive e il nuovo REAL TIME. |
|
|
Richiedi una prova, le prime due settimane sono gratuite |
|
|
CLICCA QUI PER LA PROVA GRATUITA
|
|
|
|
FEDERCAMERE, LA NUOVA PIATTAFORMA GRATUITA PER LE AZIENDE ITALIANE |
|
|
18 maggio ore 10:30presentazione on line della piattaforma |
|
|
REGISTRATI ALLA CONFERENZA
|
|
|
|
L’indice LMEX è scivolato ai minimi del 2022, anzi per essere più precisi ha azzerato la serie di progressi che dall’inizio dell’anno aveva visto l’indicatore generale degli andamenti delle quotazioni LME toccare il più 19% durante la settimana numero nove, quella delle prime fasi del conflitto tra Russia e Ucraina. Il dato complessivo, inutile sottolinearlo, è stato il peggiore dall’inizio dell’anno, con una flessione del 2.6% rispetto a quello iniziale del 3 di Gennaio, ma in crescita di quasi due punti percentuali se paragonato al riscontro di dodici mesi fa. La Borsa LME è ormai definitivamente in mano agli utilizzatori, ora che il denaro sta diventando sempre più caro per il comparto finanziario e quindi per il suo utilizzo per finalità speculative. I dati sulla crescita del PIL a livello mondiale, in contrazione rispetto alle previsioni di inizio 2022, i timori, sempre meno fondati, circa una penuria di materie prime a seguito dei pacchetti di sanzioni che la UE ha imposto alla Russia, decisamente inefficaci; il Cremlino non ha mai esportato così tanto petrolio (1.6 milioni di barili di petrolio al giorno nel mese di Aprile, rispetto alla media di un milione prima del conflitto), hanno trascinato i prezzi degli “industriali” ai minimi dell’anno. Una situazione, quella dei prezzi di saldo al LME, che prima o poi dovrà finire o che forse, vedendo le progressioni rialziste tra la prima e la seconda seduta di venerdì scorso, sta veramente volgendo a termine. Il “metallo rosso” in poche ore ha visto crescere il suo riferimento LME USD 3mesi dell’1.7%, così come l’Alluminio del 2.8% e lo Zinco dell’1.4%, dati che rappresentano qualcosa di più di un semplice sussulto. Le “finestre” si stanno chiudendo e questo avverrà inequivocabilmente per i tre metalli appena menzionati, con lo Zinco agire in modo più marcato sulla fase di rialzo, rispetto agli altri due. La restante parte del listino LME risponderà a questa relativa effervescenza in modo dimesso e con individuazioni di indirizzo non ancora ben chiare, ad incominciare dal Nichel. Il metallo non è ancora uscito dalla lunga fase di incertezza facendo scivolare la sua quotazione USD 3mesi sempre più in basso, anche se da un punto di vista di struttura del prezzo LME è evidente che il suo livello di quotazione dovrebbe essere molto più alto. Il Nichel rappresenta l’ultima enclave in cui il comparto speculativo sta agendo, segno che gli effetti del “delisting” dell’8 Marzo non sono ancora del tutto metabolizzati e questo per buona pace dell’intero London Metal Exchange. Il Piombo non ha reagito positivamente alla ripresa della domanda dei principali metalli industriali, a significare che per il metallo il tempo di una nuova stagione di rialzi dovrà essere spostata più in avanti. In termini di presupposti lo Stagno ha tutti gli elementi per produrre una correzione rialzista del suo riferimento USD 3mesi, in questo, il contesto generale di Borsa potrà rappresentare un aiuto determinante. |
|
|
La notizia della settimana giunge da Bruxelles. La Commissione Europea è prossima a definire una politica daziaria stabile sui prodotti “piani” galvanizzati, provenienti da Turchia e Russia, nonostante su questo Paese gravino innumerevoli pacchetti di sanzioni. La misura, come sempre avviene in seno alla Commissione, è molto articolata nel suo pacchetto applicativo, con delle aliquote che varieranno da produttore a produttore. Nello specifico, i “galvanizzati” turchi saranno gravati da dazi che varieranno da un minimo del 2.4% ad un massimo dell’11%, con un’imposizione che per la maggior parte delle acciaierie si posizionerà intorno all’8%. Più onerose saranno le tariffe per le provenienze Russe, ma a questo punto la Commissione dovrà rendere molto chiare le deroghe ai cinque pacchetti sanzionatori già approvati, con i dazi che varieranno tra il 10.3 ed il 37.4%. I prezzi settimanali di riferimento dei “piani” continuano a scendere in tutta l’Europa occidentale, con i produttori di Italia, Austria e Germania, contendersi la palma del più “benevolo” verso gli utilizzatori. La diminuzione risulta equilibrata in rapporto ai valori percentuali di variazione del laminato a freddo, con un 1% in entrambi i bacini produttivi, ma il prezzo italiano conserva un vantaggio di circa 100 Euro/tonnellata, rispetto a quelli praticati dalle acciaierie d’oltralpe. La stessa differenza in termini numerici è mantenuta sul prezzo dello zincato a caldo e sempre a vantaggio delle produzioni italiane, con i produttori di casa nostra concedere una diminuzione del 3% settimanale, contro l’1% delle acciaierie del nord-Europa. Il dato del differenziale Italia, resto d’Europa, risulta più ampio sul laminato a caldo, fino a toccare i 140 Euro/tonnellata, questo anche grazie alla correzione ribassista praticata dalle nostre acciaierie, il 4% contro il 2 proposto dalla concorrenza nordeuropea. La situazione risulta meno movimentata per quanto riguarda i “lunghi”, sebbene la billetta abbia fatto registrare un calo settimanale del 9%. I prezzi del rebar e della barra per carpenteria non hanno riportato nessuna variazione rispetto ad otto giorni fa, mentre la vergella, sul mercato europeo, ha riportato un calo di circa 20 Euro/tonnellata resa EW, dopo ben quattro settimane di totale stabilità. Le acciaierie turche stanno mettendo pressione ai concorrenti europei di questo comparto, avendo attuato delle correzioni ribassiste di estrema rilevanza, le quotazioni FOB di rebar e vergella sono risultate in discesa rispettivamente di 50 e 60 Euro per tonnellata. |
|
|
Il tempo darà ragione a chi vede in questi metalli un’inesauribile fonte di opportunità di margine, più che di guadagno. La differenza tra margine e guadagno è sostanziale, anche in termini di visione di modernità degli investimenti con finalità speculative, che in questo comparto conservano il primato sul giro d’affari complessivo. Il margine economico si ottiene mediando adeguatamente le operazioni tra il mercato “fisico” e quello finanziario, mentre il guadagno monetario ha delle discriminanti più effimere e pone l’investitore a “puntare” solamente sulla componente “fisica” del metallo, per il quale ha impegnato una contropartita di capitale fissato dal valore di Borsa del metallo prescelto in un preciso momento e quindi più esposto al rischio, con l’obiettivo di trarre plusvalenze interessanti in un lasso di tempo molto lungo, da intendere anche in anni. L’esempio più eclatante è l’Oro, sicuramente in un momento di grande difficoltà nell’esprimere il concetto di “bene rifugio”. L’attuale quotazione del “metallo guida” del comparto non sta avendo il giusto riconoscimento di ruolo, anche se non sarà più una questione di settimane, ma solo di giorni, rivedere il prezzo dell’Oro risalire, seppure in una modalità costante. La parabola ribassista dell’Argento è finalmente giunta a termine, dopo che la scorsa settimana la quotazione USD/ozt si è ritrovata a doppiare il minimo relativo del Luglio 2020 e cosa ancora più significativa, essersi posizionata il 4% più in basso rispetto alla “seduta nera” dei preziosi dello scorso 15 Dicembre. Il Platino ha fornito l’evidenza di una significativa potenzialità insita nella propria struttura di prezzo, superando l’importante soglia dei mille Dollari per oncia durante le sedute dell’11 e del 12 Maggio. Il progresso della quotazione del Platino è sicuramente il risvolto più positivo di quello che si è visto nell’intero contesto dei preziosi, però inficiato dal clima generale in cui versa il comparto. La conclusione di ottava non è stata certamente positiva, con il metallo cedere il 3% su base settimanale ed il 5.5% dalla soglia di picco di cui si è parlato in precedenza. L’analisi tecnica sul prezzo del Palladio non lascerebbe dubbi ad una rapida ricollocazione rialzista del riferimento USD/ozt, ma visto il “sentiment” di tutto il comparto sarebbe già un considerevole successo vedere tra otto giorni questo metallo poco al di sopra del riferimento di chiusura della settimana scorsa. |
|
|
L’arresto della crescita del prezzo di riferimento USD del Cobalto non è certamente una notizia di poco conto. Il tutto assume una visione prospettica ancora più rilevante se affiancata ai report di mercato provenienti dalla Cina, con le quotazioni dei semilavorati di Cobalto registrare le ennesime flessioni su base settimanale, con raffinato, polvere e solfato, scesi rispettivamente del 4; 3 ed 1%. La sensazione che qualcosa stia cambiando anche nel comparto delle leghe per usi medicali viene dal prezzo USD di riferimento del Molibdeno, nuovamente in calo, seppure in frazione di punto percentuale, lo 0,7 e che comunque in questa prima metà di mese porta il saldo negativo della variazione della quotazione allo 0,4%. Il mercato del Titanio resta ostaggio della smania di alcuni trader nell’approfittare di una situazione contingente venutasi a creare con lo scoppio del conflitto tra Russia ed Ucraina, il prezzo di riferimento continua ad essere un “numero” amorfo e che ora dovrà essere corretto verso dimensioni più accettabili per delle valutazioni di acquisto da parte degli utilizzatori. Il Nichel continuerà ad essere un’incognita per questo comparto, con una quotazione di riferimento, quella LME per intenderci, non sicuramente sostenibile con le effettive potenzialità che il metallo ha in rapporto ai suoi impieghi in molti settori, non ultimo quello degli acciai inox austenitici. Le ferroleghe stanno fornendo riscontri abbastanza coerenti con i prezzi diffusi in precedenza. La base Cromo risulta in crescita settimanale dello 0,8% nel riferimento Dollari per libbra, mentre il Tungsteno prosegue nella sua flessione, negli ultimi otto giorni ha riportato un calo dello 0,5% e una flessione complessiva sul mese di maggio dell’1,6% rapportato al valore USD per chilogrammo. |
|
|
Le acciaierie iniziano a considerare i prezzi attuali dei rottami nuovamente interessanti, dopo un considerevole periodo di diminuzioni. Le mandatarie hanno rispettato a pieno le consegne delle acciaierie italiane, spingendo al ribasso i prezzi di tutte le classifiche, soprattutto delle demolizioni e quella della E3 in particolare. Nel corso della scorsa settimana sono comunque emersi dei fattori che lascerebbero propendere che la fase acuta delle riduzioni dei prezzi sul mercato italiano dei rottami di acciaio si stia attenuando, anche se è prematuro parlare di una nuova stagione di aumenti. L’indice MetalWeek sui prezzi medi degli acquisti delle acciaierie, su base settimanale, è risultato ancora in calo, passando da 443.97 a 434.65 Euro/tonnellata. Un elemento da non sottovalutare è anche la decisa riduzione dei prezzi dei rottami in Germania e Austria, con la E3 in calo del 12% su entrambe le piazze, ma ancora alti rispetto al contesto nostrano. Non è un caso che in Italia il prezzo del rottame frantumato (la classifica E40), sia risultato in aumento del 2% settimanale, circa 10 Euro tonnellata, per scongiurare l’attraversamento di ingenti quantità di lotti al di là delle Alpi. La sensazione che i prezzi LME dei metalli fossero giunti in una zona di minimi relativi, ha spinto fonderie e raffinerie a chiedere apertamente ai commercianti delle importanti offerte di rottami, in particolare di Rame e Alluminio, ma senza grande apertura di disponibilità da parte di questi ultimi. Il motivo è facilmente intuibile, nessun commerciante è disposto a svendere rottami a dei prezzi sostanzialmente anti-economici in ragione dei valori medi di acquisto, collocati ben al di sopra delle quotazioni minime di riferimento della scorsa settimana. La tendenza rialzista che a breve potrebbe interessare nuovamente la Borsa LME renderà sicuramente più effervescente il mercato dei “non ferrosi”, premiando in modo inequivocabile chi non indugerà sui tempi di acquisto e di vendita, in particolare sui rottami di Rame e Alluminio. |
|
|
LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra |
|
|
SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA) |
|
|
DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali |
|
|
STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee |
|
|
BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide) |
|
|
I prezzi del gas e dell'energia elettrica sono alle stelle, il conseguente rincaro esponenziale delle bollette incide sempre più sulla gestione ordinaria delle imprese |
|
|
Scopri il sistema CLIO ENERGY |
|
|
per proteggersi dagli aumenti e generare la liquidità utile ad abbattere i rincari |
|
|
CLICCA QUI PER INFORMAZIONI
|
|
|
|
Segui tutte le nostre novità |
|
|
Copyright © 2022 - Kairos Management s.r.l. · all rights reserved |
|
|
|