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11/01/2021 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA
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La Borsa LME chiude la fase dei guadagni facili
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La tenuta dei prezzi risulta l’obiettivo primario per
tutti
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Una finestra molto interessante per gli acquisti
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Il Nichel ritorna a crescere, ma i dubbi restano
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Acciaio, i prezzi non salgono più e in qualche caso scendono
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Il Dollaro USD continua a recuperare sull’Euro
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I titoli dei minerari ostentano ancora molto ottimismo
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Negli ultimi tempi il comparto finanziario
speculativo ha deciso qualsiasi cosa all’interno della Borsa LME. Le
fasi di crescita cosi tumultuose di tutti i metalli del listino non
possono che essere state gestite dalla grazia “di un elefante in una
cristalleria”. I conti però bisogna farli anche con calendario alla mano
e verificare le scadenze, ferree ed improrogabili della Borsa LME, vale
a dire i prezzi 3mesi.Negli ultimi tre mesi sono state aperte delle
posizioni “lunghe” da parte del comparto speculativo, con il preciso
intento di portarle a scadenza, in modo particolare su due metalli, il
Rame e lo Stagno. La chiusura naturale dei contratti è quindi imminente
o in fase di contabilizzazione, in pratica quello che è avvenuto nel
pomeriggio di Venerdì 8, con il Rame cedere l’1% e lo Stagno lo 0,5%, al
termine della seduta ufficiale. Per un dato di cronaca, la tenuta “a
rendita” sui tre mesi di un lotto di Rame e uno di Stagno, ha reso, in
media, rispettivamente il 20 ed il 17%. Una linea di demarcazione più
che simbolica, tanto che si può sostenere che il 2021 per la Borsa LME,
inizia adesso. In questo contesto occorrerà verificare i nuovi rapporti
tra denaro e lettera, metallo per metallo. Il Rame presenta ancora uno
sbilancio a vantaggio del denaro rispetto alla lettera, un elemento che
mette in evidenza una certa aspettativa al rialzo del prezzo del
metallo, ma il dato generale di indirizzo sarà contraddistinto dal segno
meno. La stessa situazione caratterizzerà i prezzi USD 3mesi dello Zinco
e dell’Alluminio, con quest’ultimo soffrire più del primo la resistenza
alla tenuta della quotazione attuale, da considerare il fatto che
l’Alluminio nel corso dell’ultima ottava ha perso lo 0,6%
sull’intervallo ed il 2,3%, rispetto al massimo settimanale e in
rapporto al valore di chiusura di Venerdì 8 Gennaio. Il Nichel presenta
un bilanciamento quasi perfetto tra i due elementi che determinano i
prezzi, segno evidente che le forti turbolenze che hanno interessato la
quotazione del metallo sono alle spalle. Il Piombo ha subito una
sensibile contrazione del prezzo, a supporto del fatto che il suo range
ottimale risulta al di sotto dei 2mila USD 3mesi.Per lo Stagno, meglio
passare alla cassa per il ritiro della somma vinta.
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Due gli aspetti che devono essere presi in considerazione
per analizzare questa particolare fase di mercato dei semilavorati in acciaio e in
modo particolare dei prodotti laminati “piani”, vero punto di criticità dell’intero
comparto merceologico. La visione generale della situazione del momento non può
prescindere dal principio contabile della classificazione delle entrate, ovvero quelle
di competenza del periodo e la cassa. Un concetto che può essere mutuato per
comprendere le reali potenzialità del mercato dell’acciaio, non per tutto il 2021, ma
di sicuro per la prima metà dell’anno. La cassa è rappresentata dagli ordini che
effettivamente le acciaierie ed i centri servizio di rifilatura e taglio hanno in
portafoglio, la competenza, è quantificabile dalla capacità produttiva potenzialmente
disponibile, al netto degli ordini da lavorare, il che non lascia molte settimane
libere fino a primavera inoltrata, inteso nel fattore di “output” produttivo.
L’analisi di questa situazione può che essere fatta solo analizzando le varie
sfaccettature del mercato nazionale e sulle pressioni che la parte produttiva, vale a
dire le acciaierie, stanno facendo sugli utilizzatori e nel caso dei “piani”, sui
centri servizio, vera “terra di mezzo” dell’intera filiera di settore. È una
convinzione sempre più forte che il vero spartiacque del mercato è stata l’ultima
settimana di Novembre 2020, oltre questo periodo, le acciaierie italiane hanno reso
pubblici dei prezzi che sono più di indirizzo (competenza) che di mercato (cassa).
Questo che cosa vuole significare? Una cosa sola che ora il mercato si basa su una
serie di fondamentali privi di supporto, a cominciare dai prezzi di riferimento delle
materie prime, come i rottami. Il fabbisogno per produrre il materiale in ordine (la
cassa) è già stato tutto acquistato, il resto (la competenza) verrà procurato, di
volta in volta, dal miglior offerente. La relativa calma, data dal perdurare di una
assenza prolungata dei prezzi di riferimento di tutti i semilavorati in acciaio non fa
altro che confermare un buon livello di saturazione degli impianti produttivi, almeno
fino a tutto il mese di marzo.
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Il
quadro generale della Borsa è univoco, vale a dire rialzista, ma occorre procedere
ad un’analisi più particolareggiata a seconda del metallo. La consistente discesa
dei prezzi che lo scorso venerdì ha interessato l’Oro, a meno 2,6% e l’Argento a
meno 3,5% (valori USD/ozt), sono un elemento di forte interesse per l’avvio di
questa ottava. Il Platino e il Palladio hanno seguito questa tendenza, anche se in
forma più defilata. La prima cosa da tenere presente è in che modo si svilupperà la
risalita dei prezzi USD/ozt dei metalli preziosi; da una parte l’Oro e dall’altra,
Argento, Platino e Palladio. La discriminante sta nella reattività della risposta
alla tendenza di crescita del prezzo ed in questo l’Oro non avrà eguali, la
concentrazione di denaro sul metallo si è già evidenziata sul finire della seduta di
Venerdì 8 Gennaio, pertanto lo spunto rialzista sarà importante, un elemento che
sicuramente alimenterà il fenomeno emulazione “lo fanno in tanti, lo faccio
anch’io”. L’elemento che ritarderà la crescita del prezzo USD dell’Argento sarà
proprio la grande attenzione verso l’Oro, ma stiamo parlando di un ritardo
quantificabile in una, massimo due sedute. Un lasso di tempo più che sufficiente per
non farsi sfuggire l’occasione di acquistare l’Argento al prezzo che non si vedeva
più da prima delle vacanze di fine anno. La situazione di Platino e Palladio, come
detto in precedenza, merita qualche riflessione in più. Il Platino, anche nella
scorsa settimana, ha confermato il suo buon momento, con la correzione in crescita
del prezzo USD per oncia, anche rispetto ai massimi relativi di inizio gennaio.
L’elemento crescita ha sicuramente indotto qualche speculatore a scommettere sul
calo del prezzo del Platino, ma l’indirizzo complessivo sul metallo resta rialzista.
Il Palladio è tra tutti i metalli preziosi, quello che sta mantenendo il livello più
equilibrato tra domanda e offerta, ovvero la struttura della sua quotazione in
Dollari non evidenzia, in maniera netta, una tendenza rialzista.
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Una settimana di relativa
calma, ha interessato il comparto dei medicali. La sola eccezione ha riguardato il
Nichel e conseguentemente tutte le leghe a base di questo metallo; un
approfondimento sulla tendenza è quindi doveroso.
La
quotazione LME del Nichel è stata piuttosto altalenante nel corso dell’ultima ottava
e come per tutti i metalli del listino ha risentito di situazioni contingenti,
soprattutto verso la fine del periodo preso in esame. La situazione del Nichel pare
ora essersi stabilizzata su una linea di prezzo raccordabile con le quotazioni USD
3mesi delle due settimane centrali del mese di dicembre, un quadro generale più che
consono per il prezzo del metallo.
Una
volta tanto il Titanio ha concesso una pausa alla sua incessante crescita o meglio,
il mercato di inizio anno non è stato in grado di apprezzare sensibili variazioni
sul suo prezzo di riferimento settimanale, sarà ora importante verificare le
effettive necessità di questa materia prima da parte del comparto siderurgico, da
qui ai prossimi mesi.
La
situazione del Titanio è la stessa per il Cobalto ed il Molibdeno, ma da questi due
metalli alcune informazioni in più stanno pervenendo, anche se da verificare in
tempi molto stretti e già nel corso della prossima ottava.
La sfera di influenza di Cobalto e
Molibdeno resta sempre quella del LME e come tali hanno risentito della generale
fase espansiva del listino, in questa particolare situazione il Cobalto è risultato
più reattivo del Molibdeno, con una crescita attesa dei prezzi future sulle scadenze
più prossime, rispettivamente del 10 e del 2%. La verifica di questi dati andrà
fatta nel corso della settimana, vista la struttura “sottile” di questi mercati. Il
Tungsteno resta sempre uno degli obiettivi del mercato fisico ed in particolare
quello del settore del recupero e del riciclo dei prodotti realizzati in questo
metallo, come gli inserti degli utensili da taglio in Widia o similari.
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Una
delle settimane più importanti dell’anno, si ricomincia a fare sul serio. Un bene
per tanti versi, al netto delle ormai “abituali” difficoltà legate alle gestioni
locali della pandemia. La situazione della Borsa LME andrà valutata nel complesso e
metallo per metallo, nell’intero arco temporale della settimana. Una cosà sarà
certa, molti isterismi dei prezzi, visti di recente, non dovrebbero interferire
nella determinazione dei prezzi dei rottami di metalli e leghe.
L’auspicio è quello di poter lavorare
con delle quotazioni di riferimento sostanzialmente stabili, in modo che le
trattative tra commercianti da una parte e fonderie e raffinerie dall’altra, abbiano
come unico sottostante gli effettivi bisogni di natura produttiva e commerciale. La
linearità delle quotazioni di Rame e Nichel dovrebbe favorire complessivamente la
situazione appena esposta, i dubbi ricadono sull’Alluminio e le sue leghe, vista
l’affannosa tenuta del prezzo di riferimento alla Borsa LME. Una situazione
particolare, a breve, la potrebbero vivere i rottami in lega di Bronzo, nell’ipotesi
di una possibile fase di regresso del prezzo LME dello Stagno.
I commercianti che
lavorano nel comparto dei rottami ferrosi non avranno davanti a loro delle settimane
molto facili, le trattative con le acciaierie saranno sicuramente caratterizzate da
tensioni per la scarsa propensione delle stesse nel concedere listini migliorativi
dei prezzi. A questo punto, meglio accettare gli aumenti proposti, anche se meno
alti del previsto, piuttosto che rimanere con il materiale “a terra” nei propri
piazzali. L’evidenza di questa situazione si vedrà sul lamierino, in particolare
quello palabile, con una diminuzione di circa 5 Euro per tonnellata rispetto alle
previsioni di prezzo elaborate la settimana scorsa. Non sono state rilevate
particolari variazioni per i prezzi delle altre classifiche, come le demolizioni e
le torniture “fresche”.
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LMEX: London Metal Exchange Index – Indice
ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di
Londra.
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SP&GSCI: Standard & Poors Goldman
Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago
(USA).
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DOW JONES IND. METALS: Dow Jones
industrial metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli
industriali.
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STOXX 600: Europe 600 Basic Resources –
Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e
metallurgiche europee.
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BALTIC DRY: Indice di riferimento per il
mercato dei noli marittimi. Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla
rinfusa e non liquide).
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